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giovedì 6 marzo 2008

TRA PROCESSI STRALCIO E COPPIE SCOPPIATE

Quando tutto sembra essere risolto, ecco che i veleni dei litigi passati, di prepotenza, tornano alla ribalta all'interno della casa del Grande Fratello.
Il processo che ha visto
Raffaella sul banco degli imputati sembrava essersi concluso nel primo pomeriggio, ma, con l'inizio della sera è divenuto, nuovamente, una realtà scottante.
Questa volta però viene a mancare l'assistenza legale del “cummenda” e i risultati, disastrosi, per l'imputata, non tardano ad arrivare. Infatti la Lolita della Casa, invece di avvalersi della facoltà di non rispondere, per l'assenza del suo avvocato, finisce per confessare tutto: cioè confessa candidamente di aver inventato tutto di sana pianta. Notizia questa che non sconvolge nessuno, ma, al contrario, inasprisce la situazione poiché ora il resto dei “fratellini” è convinta che ci sia “una mente” ad orchestrare il tutto. Così i sospetti si spostano su la dottoressa napoletana, Lina. Posizione scomoda, questa, per lei vista la sua nomination e la conseguente, possibile, esclusione dal gioco.
Nel trambusto del processo, comunque si dipanano ulteriori storie, come quella infinita tra
Francesco e Christine, che sembrerebbe, ormai volgere inesorabilmente al termine. L'epilogo infatti è giunto la notte scorsa, quando il rappresentante romano ha confessato alla bella milanese di non crederle più ciecamente: “Non credo nemmeno a mio padre e a mia madre, perchè dovrei credere a te?”. Questa sua affermazione, forte, ha determinato una rottura tra i due tanto da portare la bionda Christine a dure affermazioni: “Te solo con Raffaella potevi stare. In due cervelli non ne fate mezzo!”. La mancanza di un partner porta la modella a socializzare con Lina con la quale crea una vera e propria Santa alleanza. Fra le clausole del loro patto di fraterna amicizia c'è anche l'assoluzione delle veci di “avvocato difensore”, ruolo che alla dottoressa campana, non dispiace affatto. Appena ha l'occasione, non manca di intervenire nel litigio tra l'amica e Francesco. Dopo averlo definito “un bambino di cinque anni e mezzo”, passa all'attacco: “Dovevi appoggiarla”, gli ripete incessantemente. Ma lui è convinto: “Io le cose mie le tengo per me, non glielo dico a chi credo!”. “Possibile che tu hai dubbi su Christine?”, chiede allora lei. “Ancora devo capire che ha detto”, risponde lui, subito delucidato da una pronta Lina: “Non ha detto niente di quello che ha detto Raffaella”. Lina ce la mette tutta ma alla fine, dopo la lunga discussione, la conclusione è drastica: “Sei fregato!”. Così Francesco comincia a realizzare che sta perdendo la sua amata Christine. “A Chri, ma è normale che te credo, no? Mamma mia, io ho giocato, ogni volta fai la tragedia!”, dice cercando di alleviare la tensione con una risatina. Lei reagisce male: “Non c'è un cavolo da ridere! Se tu non credi alla mia parola, io non ho niente da darti! Imbecille!”. A quel punto la pazienza di Francesco si esaurisce. Se ne va dalla camera urlandole che è una persona che si mette sempre in mezzo alle storie degli altri, parla sempre dietro e poi cerca di non prendersi le colpe. “Sei tu che ti sei messa in questa situazione”. Come a dire: quindi cavatela da sola. Neanche l'ultimo tentativo per salvare la relazione riesce nell'intento. La coppia è scoppiata: "Da oggi in poi ognuno fa quello che vuole", sentenzia Christine fra mille lacrime e un po' rassegnazione.
Dopo la rottura della relazione con Francesco, la bionda modella si risveglia con l'umore sotto le scarpe. Il suo viso è grigio, l'espressione corrucciata. Si alza dal letto e immediatamente si rimette sotto le coperte.
Anche Francesco si è svegliato con il piede sbagliato. Tenta in tutti i modi di sfogare la sua aggressività. Prima, con i cuscini della Casa, mette a punto un sacco per prendere a pugni la rabbia, poi inventa un gioco in perfetta sintonia con il clima uggioso della capitale: il gioco del Vietnam. Scudi ed elmetti di cartone, munizioni di farina e le sedie del giardino per trincea.
Mirko e Gian Filippo partecipano accaniti alla battaglia ideata da Francesco. Peccato che nella Casa la guerra sia iniziata già quasi da un mese ormai.



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