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venerdì 21 marzo 2008

TRA TANTE CHIACCHIERE...IL "CUMMENDA” GIOCA LE SUE CARTE!!

Prima che inizi la serata all'interno della casa del Grande Fratello Roberto si lancia in uno dei suoi soliti ragionamenti: il totoeliminazione. Così tra mille congetture e un po' anche per allontanare lo spettro dell'uscita del suo fedele amico Gianfilippo, fatto forse ancora più doloroso della sua stessa eliminazione, il cummenda dice di essere sicura che il prossimo concorrente ad abbandonare la casa del Gf sarà la piccola Raffaella, dimenticando che lui stesso è in lizza per l'esclusione di pasquetta: “Certo, io credo di essere simpatico al pubblico, poi vedremo...”.
Nuovo teatro di mille pettegolezzi ora è il bagno, dove Mario e Francesco, come due “commari”, approfittano della lontananza delle telecamere per intraprendere discorsi da parrucchiere circa il comportamento di Roberto: “E' monotono, parla e parla, ma fatti?”, dice Mario - “Fa il filosofo, ma che gioco sta facendo? Io l'ho sempre votato e ti dirò ti più: se voto Cip, voto anche Ciop” - ribatte Francesco. Sembra che tra i due amici e il Cumenda il divario sia incolmabile. Mondi lontanissimi che non trovano un punto d'incontro neanche nella Casa del GF e neanche dopo due mesi di convivenza.
Francesco si lamenta con Silvia del fatto che Raffaella si sia legata al dito una sua battuta: “Io le faccio sempre 'ste battute: tanto ar 21 aprile nun c'arivi, tanto lunedì esci... però lei è l'unica che se l'è presa”.
Come spesso succede all'interno della Casa, quando un argomento sembra essersi esaurito ecco che ritorna subito in voga. “Secondo me lei voleva dire altre cose, addirittura positive, e comunque te lo dico io, non si riferiva a me, a te, o a Mario”. Roberto torna a parlare del videomessaggio di Benedetta, forse perché adesso è in nomination per la prima volta e l'accusa della giovane cronista era stata molto chiara: chi non è mai andato in nomination sta conducendo il gioco alle spalle degli altri. Teresa, Roberto e Mario si erano sentiti messi sotto accusa, ma adesso il 'gruppo' ha perso uno dei componenti: il Cumenda, candidato all'uscita di lunedì. "Ho pensato e ripensato a cosa avrebbe potuto farla rimanere male, ma non ho trovato nulla", dice Roberto a Teresa. Anche lei si sente “serena e con la coscienza pulita”.
Grande notte di chiacchiera per Roberto, che ha per tutti una parola “buona” non risparmiano neppure Mirko al quale consegna una sorta di ultimatum: “Devi essere uno di noi, con i pro e i contro”. Il povero Mirko guarda il Cumenda cercando di capire il senso delle sue parole: lui si sente parte del gruppo, si è integrato e va d'accordo con tutti, tanto da non essere mai stato nominato. Roberto pensa che Mirko non sia stato ancora “messo alla prova” in diretta: “Ti faranno vivere la diretta, vedrai!”, dice al ragazzo con tono vagamente minaccioso. Mirko si mette sulla difensiva: “Se succede sono più che contento!”.
Per celebrare il primo giorno della nuova stagione, il GF fornisce ai gruppi di lavoro una colorata varietà di foglie, fiori e tessuti variopinti. Con questo materiale, i ragazzi hanno creato un'ironica collezione ispirata agli scherzi della natura, e alla sua imperfezione. In passerella Christine con indosso un elaboratissimo corpetto floreale: “come la natura nasconde i suoi misteri, lui il corpetto senza ferretto, nasconde la pancia”, recita la presentazione della creazione.
Pochi minuti dopo la mezzanotte, tra Silvia e Raffaella nasce una conversazione intensa e lunga. Le due riflettono sulla natura del GF e, sebbene sottolineino il suo spirito giocoso, credono anche che sia un “gioco serio”, perchè lascia emergere tratti del loro vero carattere. Le due ragazze riflettono sui commenti che le investiranno quando usciranno dalla Casa. La piccolina è terrorizzata dal confronto con il pubblico, è consapevole che i suoi comportamenti saranno facilmente imputabili.
Come un branco di mammiferi, così gli inquilini della casa si crogiolano sotto i pallidi e malati raggi di sole della capitale, prima di rientrare tutti nel loft e continuare la loro “siesta” sui comodi divani, in attesa che il pranzo si materializzi da solo.






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